La Torre Civica di Lajatico Toscana
La Torre Civica di Lajatico Toscana
A Lajatico ormai da molti secoli il trascorrere delle ore viene scandito dal rintocco della campana in bronzo che risale al 1279 e che ancora oggi si trova sulla sommità della Torre Civica sorretta da un castello in ghisa.
La sua forma allungata testimonia la sua antichità perché è una peculiare caratteristica dei bronzi sacri fusi prima del XV secolo.
Sulla campana del comune di Lajatico è visibile un’iscrizione latina posta su due righe, preceduta ognuna da una croce bizantina, con caratteri misti in capitale e onciale (caratteristica di molte altre iscrizioni su territorio pisano a partire dal XI secolo).
Nella prima riga si legge AD – MCCLXXVIIII – MENTEM, nella seconda con caratteri simili si legge SCAM – SPONTANEUM – HONOREM – DEO – ET – PATRIE – LIBERATIONEM ovvero “Anno Domini 1279 mentem sanctam spontaneam ad honorem Dei et Patrie Liberationem” che nella prima parte indica l’anno di fusione della campana, mentre nella seconda parte riporta l’epitaffio di S. Agata, comune a molte campane italiane dal XIII secolo in poi.
Si notano ancora oggi, poste sull’edificio sottostante la Torre, alcune epigrafi che ricordano due vicende del paese: quella del 1405 quando Lajatico fu venduto dai fiorentini a Pietro Gaetani e la distruzione del castello nel 1434
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